Tra cure, formazione e nuovi orizzonti, le donne sieropositive di questa regione ugandese riscoprono dignità e autonomia, guidate dalla forza di Sister Susan e delle Sacred Heart Sisters.
Appena arrivati al centro “Choose Life Home-Based Care,” siamo stati accolti dai sorrisi calorosi di Sister Susan e delle Sacred Heart Sisters. L'impegno di queste sorelle va oltre l’assistenza medica per le persone con HIV: è una missione che trasforma il dolore in speranza, la vulnerabilità in forza, e guida la comunità verso un cambiamento autentico.
Il nostro viaggio ci porta nel nord dell’Uganda, nel Karamoja, una regione in cui le difficoltà sembrano stratificarsi, soprattutto per le donne sieropositive. Qui, oltre il 70% delle donne non ha mai iniziato né completato l’istruzione primaria. Questo dato, già drammatico, è peggiorato durante la pandemia, con un incremento di gravidanze e matrimoni precoci. E per le donne con HIV, lo stigma rende tutto ancora più difficile, influenzando ogni aspetto della loro vita, dall’accesso alla scuola alla possibilità di lavorare. Qui, Choose Life opera con l'obiettivo di restituire loro dignità e autonomia, spezzando il circolo della povertà e dell’isolamento.
Insieme all'associazione “Insieme si può…,” collaboriamo per offrire a 80 donne e ragazze sieropositive del Karamoja corsi di alfabetizzazione e formazione professionale, perché possano costruire un futuro autonomo. Qui, imparano come gestire un’attività di autosostentamento, ricevendo piccoli prestiti per avviare micro-imprese. Durante la nostra visita, abbiamo assistito a un corso di formazione in agro-forestazione: per molte di queste donne, apprendere tecniche di coltivazione e di apicoltura significa poter contribuire al benessere della propria famiglia e generare un reddito stabile.
Uno dei simboli di questa rinascita è l'orto dimostrativo di Choose Life, un luogo dove si coltivano non solo ortaggi ma anche speranze. È un’esperienza toccante vedere come, per molte di loro, lavorare con la terra significhi riconquistare il controllo della propria vita, soprattutto in una regione in cui la trasmissione del virus è ancora un rischio crescente e dove le risorse per la prevenzione scarseggiano.
Ma i benefici del progetto non si fermano qui. La formazione offre alle donne nuovi strumenti di sostentamento come l’apicoltura e la lavorazione del miele, attività che diventano professioni e fonti di orgoglio. Parlando con le beneficiarie, emerge il loro straordinario senso di trasformazione: “Oggi, siamo troppo impegnate nel nostro lavoro per pensare all’alcool,” ci racconta una donna. Il riferimento all’alcool è doloroso. Solo l’anno scorso, sei beneficiarie hanno perso la vita a causa di questa piaga ci racconta Sister Susan. Per aiutare a contrastare questo problema, Choose Life ha avviato il primo gruppo di Alcolisti Anonimi in Uganda. È un passo audace e innovativo che si accompagna all’impegno per garantire a queste donne non solo un reddito, ma anche un percorso di rinascita personale.
Il nostro viaggio è stato molto più di una semplice visita di monitoraggio. Insieme a Sister Susan, abbiamo visto i semi di un cambiamento radicale piantati in un terreno di speranza e cambiamento.