Una Capra per una Donna Afghana


L'Afghanistan, da decenni martoriato dalla guerra e da un'instabilità politica cronica, ha visto negli ultimi anni un'ulteriore e preoccupante erosione dei diritti delle donne. Il ritorno al potere dei talebani nel 2021 ha segnato una svolta drammatica, imponendo restrizioni sempre più severe che hanno relegato le donne ai margini della società.
Le donne afghane si trovano oggi private di diritti fondamentali: escluse dalle aule universitarie e delle scuole superiori, impedite di lavorare, costrette a limitare i propri movimenti e a indossare il burqa, e esposte a un crescente rischio di violenza domestica e abusi. Queste restrizioni hanno un impatto devastante non solo sulla vita delle singole donne, ma sull'intera società afghana.
L'esclusione delle donne dall'istruzione e dal mondo del lavoro ha innescato una crisi economica senza precedenti, aggravando la povertà e l'insicurezza alimentare. Le disuguaglianze di genere si sono acuite, marginalizzando ulteriormente le donne e creando un profondo senso di frustrazione e rabbia. Questa situazione, se non affrontata con urgenza, rischia di innescare tensioni sociali e destabilizzare ulteriormente un Paese già fragile.
In sostanza, le donne afghane vivono oggi in un contesto di crescente oppressione e privazione, con ripercussioni negative su tutti gli aspetti della loro vita.
Il nostro impegno
Di fronte alla grave crisi umanitaria e alla sistematica violazione dei diritti delle donne in Afghanistan, Costa Family Foundation, in collaborazione con SAAJS (Social Association of Afghan Justice Seekers) e l'Associazione Gruppi "Insieme si può..." dal 2014 sostiene un progetto di sviluppo socio-economico incentrato sull'acquisto e consegna in forma di microcredito di capre da latte a donne sole e/o vittime di violenza.
L'obiettivo primario è quello di fornire a loro gli strumenti necessari per raggiungere l'autosufficienza economica, migliorando così la loro qualità di vita e quella delle loro famiglie.
Il progetto prevede l'acquisto e la distribuzione di capre da latte (3 per ogni famiglia; 15 famiglie in totale ogni anno) alle donne afghane selezionate in base a criteri di vulnerabilità socio-economica. Ogni capra rappresenta un investimento a lungo termine, in quanto rappresenta una fonte di reddito, di sicurezza alimentare ed è anche un piccolo patrimonio che può acquisire valore nel tempo.
L'impatto del progetto sulla vita delle donne afghane è stato profondo e multiforme. Donando una capra a ciascuna famiglia, l'iniziativa ha messo in moto un processo di cambiamento che va ben oltre il semplice miglioramento economico. Non solo perché queste famiglie hanno l'obbligo - entro l'anno - di donare a loro volta un capretto aiutare a loro volta un'altra famiglia (innescando così un circolo virtuoso), ma perché queste donne acquisiscono un ruolo centrale nella gestione economica della famiglia, diventando protagoniste attive e non più semplici beneficiarie. L'allevamento delle capre ha incrementato la loro autonomia e il loro potere decisionale, favorendo un'emancipazione graduale ma significativa.
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